Esempio: “strada artificiale” del Gottardo, Hospental UR
Oggetto IVS: UR 25.3.1 in SIG IVS
Il muro a secco appena dopo il restauro (foto: R. Stärk, Synaxis)
L'intero muro a secco restaurato (foto: R. Stärk, Synaxis)
Oggetto IVS: UR 25.3.1
Importanza secondo la LPN: nazionale, con sostanza
Il tratto fra Hospental e il confine con il Cantone Ticino, presso Brüggloch, costituisce la parte alpina della strada artificiale del San Gottardo nel Cantone di Uri. Costruita tra il 1829 e il 1830, nel corso degli anni questa strada ha subito numerosi interventi di sistemazione, adeguamento e modifica. Il tratto di risalita a sud di Hospental, dove si trova il muro qui descritto, è uno dei pochi ad aver mantenuto in buona parte lo stato originale. Qui il tracciato è largo in media sei metri e a valle è sorretto perlopiù da muri di sostegno originali costruiti a secco, benché in alcuni punti già sostituiti da muri di conci cementificati. Per maggiori dettagli storici consultare la scheda IVS UR 25.3.1.
A maggio 2010, appena fuori Hospental, sono crollati circa dodici metri di uno dei muri di sostegno a secco. Una delle cause è stata individuata nella presenza, lungo tutto il muro, di pietre sensibili agli agenti atmosferici, che avevano compromesso la stabilità dell'intera struttura
Nell'estate del 2012 le parti crollate e quelle adiacenti instabili sono state ricostruite con la tecnica a secco. Trattandosi di un muro alto fino a quattro metri, per la ricostruzione si è dovuta prestare molta attenzione alla stabilità dell'opera.
Esecuzione: Juni und Juli 2012
Costi: 170‘000.–
Costruzione di un muro di sostegno a secco con elevate esigenze statiche
Data la lunghezza di 30 metri e l'altezza fino a 4 metri dal suolo, la statica del muro rappresentava una grossa sfida. Trattandosi di una via di comunicazione storica era infatti importante che il muro venisse ripristinato secondo la tecnica a secco e rispettando il modello originale.
Qui di seguito le cause identificate del crollo [Synaxis 2012: 8]:
- spessore del muro troppo ridotto rispetto all'altezza;
- scarsa profondità delle fondamenta nel terreno scosceso;
- insufficienza di pietre regolari nella muratura;
- disgregazione avanzata di rocce sedimentarie metamorfiche sensibili agli agenti atmosferici (massiccio intermedio del Tavetsch) fino al distaccamento di singole pietre dalla muratura;
- manutenzione insufficiente del muro a secco e dei dispositivi di drenaggio.
Il muro è stato ricostruito adottando le seguenti misure volte a migliorarne o garantirne la stabilità:
- lo spessore della base è stato portato a due metri (la larghezza delle fondamenta è quindi ora di poco superiore alla metà dell'altezza del muro). L'inclinazione corrisponde a 7:1;
- le fondamenta sono state gettate a un metro di profondità nel terreno e fissate con cemento;
- ogni due o tre strati di pietre sono state poste pietre regolari continue;
- non sono state impiegate pietre sedimentarie sensibili agli agenti atmosferici, ma si sono riutilizzate le pietre di granito già presenti, più resistenti, integrate da pietre granitiche simili provenienti dalla vicina cava “Güetliˮ di Gurtnellen;
- i cippi, che hanno lo scopo di impedire la caduta dei veicoli, sono stati cementati;
- il drenaggio stradale, realizzato lungo il lato a monte, è stato migliorato
Valutazione degli interventi di ripristino della via di comunicazione storica
Il muro appena dopo il crollo nell’estate del 2010 (foto: R. Stärk, Synaxis)
Pietra sedimentaria nel muro storico fortemente danneggiata dagli agenti atmosferici (foto: J. Zurschmiede, Basler & Hofmann)
Schema del nuovo muro a secco (immagine: R. Stärk, Synaxis)
Situazione dietro il muro durante i lavori di ripristino (foto: J. Zurschmiede, Basler & Hofmann)
Il restauro effettuato dimostra che anche muri di sostegno alti eretti con la tecnica a secco possono essere ripristinati. Il risultato è soddisfacente e dal punto di vista della tutela dei monumenti la soluzione adottata è preferibile alla tecnica controversa del rivestimento, in quanto permette al muro di mantenere la propria funzione storica senza essere ridotto a semplice facciata (cfr. a questo riguardo anche i principi alla base dell’attività della Commissione federale dei monumenti storici [2007] descritti in “Principi per la tutela dei monumenti storici in Svizzera”, capitoli 4 e 5).
Non mancano tuttavia elementi meno soddisfacenti e perfettibili: è lecito chiedersi, ad esempio, se fosse davvero necessario l’impiego di cemento nelle fondamenta e per stabilizzare i cippi e se non si potesse conferire al muro un aspetto più vicino a quello storico ricorrendo a conci più piccoli di forme più irregolari.
Limiti di trasferibilità
L’opera risale agli anni Venti del XIX secolo e presenta i tratti tipici della tecnica costruttiva dell'epoca e del luogo. L’applicazione dei metodi costruttivi ad altri progetti richiede un attento esame del contesto regionale e storico.
Contatti
- Direzione del progetto e servizi di ingegneria: Synaxis AG Uri, Rolf Stärk, Marktgasse 4, 6460 Altdorf,
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Servizio competente del Cantone di Uri: cfr. elenco indirizzi
Fonti
- Commissione federale dei monumenti storici, 2007: Principi per la tutela dei monumenti storici in Svizzera, Zurigo.
- Synaxis AG, 2012: Sanierung Trockenmauer Alte Gotthardstrasse, Gemeinde Hospental. Abschlussdokumentation. Altdorf.
- TUFNELL, Richard et al., 2009: Trockenmauern. Anleitung für den Bau und die Reparatur. Steffisburg.